La Nuotatrice, una giovane donna, una fanciulla senza età, nuota immersa nella propria solitudine, laddove tale condizione perde qualsiasi connotato di negatività e non somiglia più ad un oscuro abisso, bensì ad un sereno riparo luminoso, uno spazio sospeso, lontano dal caos, dal frastuono, dove il mare apparentemente calmo ci riconduce ad un’area geografica reale, quella del litorale pontino, dove l’artista vive e lavora da alcuni anni.

Francesco Canini, con un ritorno agli strumenti classici del disegno e della pittura, ritaglia uno spazio protetto e silente, dove corpi e acqua si fondono e si impastano nella stessa materia. Molteplici sono le influenze ed i modelli individuabili nel suo lavoro: il primo Rinascimento, Giorgione e Tiziano, il Carlo Carrà metafisico, il Realismo Magico.

 

                                                                                              Claudio Gianvincenzi per TRIBENET (25 settembre 2006)